sabato 22 marzo 2008

Hitting on...

Allan: That's quite a lovely Jackson Pollock, isn't it?
Museum Girl: Yes, it is.
Allan: What does it say to you?
Museum Girl: It restates the negativeness of the universe. The hideous lonely emptiness of existence. Nothingness. The predicament of Man forced to live in a barren, Godless eternity like a tiny flame flickering in an immense void with nothing but waste, horror and degradation, forming a useless bleak straitjacket in a black absurd cosmos.
Allan: What are you doing Saturday night?
Museum Girl: Committing suicide.
Allan: What about Friday night?
"Play it again, Sam"
(Woody Allen, Diane Keaton)

venerdì 21 marzo 2008

Wonder Man

Oggi un cliente al lavoro fa "Le tre malattie peggiori sono Cancro, Infarto e Pazzia: delle bestie". E mi sn messo a riflettere. Più sulla Pazzia che sulle altre cose. E nulla, niente di che. Mi sn ritrovato a meravigliarmi del nostro cervello e di quello che, negativamente, puoi renderci superato un certo limite. E ancor più mi son meravigliato di quanto queste cose affascinino e colpiscano noi stessi.
"La meraviglia della meraviglia è ancor più meravigliosa della meraviglia stessa"

martedì 18 marzo 2008

Money makes the world go round...

Non so quanto c'entri il titolo del post con il rispettivo contenuto, però mi piaceva. Sta di fatto che lavorando in quel bar, la mia considerazione delle persone intorno mi è scivolata sotto i calli dei piedi, quegli stessi provocatimi dalle scarpe anti-infortunio. Mi fa ridere quando, alla cassa, si accendono liti e battibecchi su chi debba offrire. Anzi, VOGLIA offrire. Perchè, certo, quando si tratta di queste puttanate, chi non è disposto a far una bella figura con il proprio collega o con l'amico con cui non esce da molto? E tanto più me la rido quando, dopo aver detto loro il costo totale, nei loro visi appare una frase che spesso recita "Sono proprio un coglione". E infatti... Perchè se vuoi fare il carino e il brav'uomo, non lo fai solo quando devi alzarti su un piedistallo. Anche perchè questo stesso piedistallo non è fatto che da spessi rinfacciaggini al momento del (non) bisogno.
Tra l'altro, l'uomo è una creatura fottutamente viziata. Cosciente e consapevole che offro un servizio costoso e che, per un certo qual motivo, devo far corrisponder e far valere i costi che stabilisco, però a tutto c'è un limite. Le richieste sono sempre più strane, le abitudine sono sempre più drammaticamente malate e la densità della lamentale è inversamente proporzionale alla reale importanza che, normalmente, quell'evento avrebbe avuto nelle mura domestiche o nella "vita di tutti i giorni".
Essere uomo - inteso come umano - non ha senso. Che senso ha essere uomo, creatura intelligente, se sei tra i pochi a usare il cervello?
Strange world, people talk sometimes I wonder why...