lunedì 22 settembre 2008

Big Black Hole

Ero partito con l'intento di scrivere un post con una sorta di spessore, che trattasse di un argomento universale sulla solita lotta "Predestinazione VS Chaos"... ma mi è passata la voglia, e la mia attenzione si è rivolta verso un altro punto.
Non è questione di melodramma, non sono certo questi i punti su cui la mia parte "Drama queen" balza fuori e inizia a recitare i soliti monologhi carichi di vittimismo ed egocentrismo. Quei vari libelli credo siano in fase di estinzione, su una surreale pira alla "Farenheit 451" (mostrare quel film a un ragazzino della prima media è assolutamente pointless). Momenti di cambiamento qua e la, già... rinnovamento della staccionata diciamo.
Ma delirio a parte... arrivo al torsolo della mela. Dopo aver letto un post di DG (non voglio commenti da parte di Fashion Victims), mi sono effettivamente sentito vuoto. Vuoto di concetti, ovviamente, di materia su cui lavorare e da esternare nei rapporti interpersonali. Mi faceva specie - in una certa maniera - notare tutti i richiami e citazioni di "ovvie" influenze, reprise e quant'altro. Cose che io, con i mezzi nozionistici di adesso, non sarei in grado di fare in nessun ambito. Se non per sentito dire, o grazie a letture casuali in un momento di noia al lavoro. E mi vergogno un po'. Ammetto di sentirmi imbarazzato per la mole di pigrizia congenita che nella maggior parte dei casi mi ferma, mi blocca sulla superficie delle cose e inibisce una qualsiasi voglia di esplorare le cose fino in fondo. Sempre e comunque, eh? Non finire un libro, non ascoltare una canzone fino in fondo. Mancanza di stimoli forse, ma diamine! Un po' di impegno nella vita ci vuole, e io devo averlo perso. Forse il bambino nella culla accanto alla mia ora è un superattivo con una mole di interessi in atto (perchè in potenza ne ho una marea anche io, forse troppi), chi lo sa...

... Devo riempirmi da esser ebbro; devo rompere gli argini e straboccare di conoscienza. Tutta.

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