Ormai sono abituato alla mole di medicinali di cui mi imbottisco. Una sorta di assuefazione sulla linea di odio-amore: adoro quel che sono, odio il motivo per cui li prendo. Più semplice di così.
Son sicuro che, dovessi mai smettere di ingerire pillole o pastiglie, mi darei agli psicofarmaci. Anzi, peggio. Tic Tac spacciandoli per psicofarmaci, giusto per amalgamarsi meglio con tutti quei finti isterici che ormai sbucano fuori come i funghi. Sì, penso proprio che quel proverbio bisognerebbe cambiarlo in quel senso...
Poi in questi giorni di malattia a casa, in cui li assumo con maggior assiduità e coerenza, il mio unico pensiero (a parte "cosa mi trattiene ancora dall'abbandonare l'università") è:
"Come riordino i miei medicinali? Secondo un rigoroso e comune ordine alfabetico o in base a una più triviale sequenza cromatica? Ovviamente seguendo quella dell'arcobaleno..."
Abolite tutte le pubblicità. Possibilmente quelle della CEPU. Ridatemi il cortisone!
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1 commento:
Beh non sapevo dove commentare quindi lo faccio qui...Carino il nuovo layout, era veramente tanto che non passavo...cmq volevo dirti che di là sul mio blog (nuovo layout anche x me prob) c'è un post che ti farà tanto ridere...mentre lo mettevo lì in effetti pensavo tanto a te, agli altri e non facevo che stare un po' male...
Un bacione
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