domenica 28 settembre 2008

Liberamente tratto da...

Io sono una di quelle persone che tiene anche fin troppo alla fedelta' di un film rispetto al libro da cui e' tratto. Una grande pecca delle trasposizioni cinematografiche e' ormai l'arroganza e l'irriverenza con cui la pellicola viene fatta passare come una copia - ovviamente tridimensionale - di quelle che in realta' sono le vicissitudini della carta stampata. Intendo: molti prendono nome del titolo del libro e lo piazzono al film, quando, nella stragrande maggioranza dei casi, un "liberamente tratto da..." sarebbe piu' appropriato. Odio profondamente quando pezzi di libri o situazioni, magari anche chiave per la basica comprensione della storia, vengono tagliate di netto. Altrettanto magari per lasciar spazio a secondi qua e la di intrattenimento senza cui il film sarebbe forse pedante. E l'intrattenimento, la risata, ormai pare cio' che piu' richiami la gente al cinema, in generale. Che peccato.

Ah... se mi doveste vedere al cinema durante la proiezione di una trasposizione cinematografica, no worries, sono solo curioso di osservare la scelta degli attori per i personaggi e le ambientazioni.

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