mercoledì 5 dicembre 2007

RECENSIONE: "Mein Fuehrer"



Un po' di giorni fa sono andato al cinema con un amico e abbiamo scelto di vedere questo film. In realtà la sceltà è stata completamente mia, perchè volevo vedere qualcosa di divertente e ma che potesse anche insegnare direttamente qualcosa. Sfogliando un po' i giornali e le pagine virtuali di Internet ho trovato questo film e, leggendo un po' di critiche, alcune positive, altre nè entusiaste nè distruttive, mi sono incuriosito al punto di decidere di affrottarne la visione.

Sottotitolo "Die wirklich wahrste Warheit uber Adolf Hitler" (La veramente vera verità su Adolf Hitler, così come reso nella traduzione italiana) dà una sorta di indizio su quello che il film poi tratterà. A metà tra il comico e il grottesco, la vicenda si basa sul racconto di un attore ebreo, molto famoso all'interno del territorio tedesco, che viene convocato da uno dei lager nazisti in cui era stato relegato per assistere il Fuehrer nella preparazione dell'importantissimo discorso di Capodanno del '45. Questa orazione dovrebbe di fatto rianimare gli animi dei tedeschi e incitarli a combattere una guerra di fatto già persa. Hitler si trova in una situazione pessima, assolutamente abbattuto e depresso dalle perdite e dalle notizie riguardanti una Berlino ormai distrutta dalle bombe degli alleati. Il rapporto tra i due da odio (l'ariano lo denigra, l'ebreo è preso dalla voglia di ucciderlo), si sviluppa e si rafforza positivamente sulla base di una nascente fiducia che supera addirittura quella del Fuehrer per i suoi ministri e operatori, che spiano gli sforzi del loro Capo e ordiscono un imbroglio atto a sbarazzarsene scaricando poi la colpa sull'attore ebreo.

Di fatto il film non è male. Confesso di averlo trovato piacevole, una di quelle pellicole che ti scorrono velocemente senza annoiarti nemmeno un poco. Lo scenario, tra ricostruzioni al computer e scene girate in studio, è credibile e riprende i luoghi effettivamente vissuti dal Fuehrer e dal suo entourage. I personaggi sono davvero molto ben interpretati, soprattutto l'attore ebreo (di cui ora mi sfugge il nome!) il cui interprete è venuto a mancare poco tempo fa, RIP. Insomma, non sto qui ad annoiarvi con altre analisi che, tra l'altro, non sarei proprio in grado di fare ehehe... insomma andatelo a vedere, è un consiglio!
Poi ditemi se pensate come me una cosa: Hitler viene trattato in modo così buffo che, a un certo punto, fa addirittura compassione... soprattutto quando ricorda la sua infanzia. Unica pecca!
Ciau!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sono sentita molto GRATIFICATA leggendo questo post :P

Anonimo ha detto...

grazie shi per averci gratificato lasciando un commento :d ora possiamo confrontare il nostro col tuo e sentirci superiori :D